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Parole scritte e pensate sottovoce, al riparo dalle folate impetuose del vento, sono semplici risonanze che non tradiscono l'avvenenza di questa terra incastonata nel mare. Le pianure estese di roccia vulcanica rivestono l'aspetto di un magico paesaggio lunare. «Non credo che esista al mondo un luogo più adatto per pensare alla luna. Ma Pantelleria è più bella...» scriveva Gabriel Garcia Marquez. L'esuberanza della natura rigogliosa circondata da alte pareti a strapiombo, le grotte, i faraglioni, la flessuosità delle insenature rivelano la spettacolare seduzione dei luoghi. Nelle notti estive, quando i fondali assopiti determinano la quiete della distesa dell'acqua, alla luce delle stelle è possibile scorgere i fari africani che si sbracciano per raggiungere l'incanto di quest'isola con i loro fasci luminosi. Navigare con le vele dell'espressione nel mare suggestivo delle istantanee, consapevoli dell'essere in grado di respirare i colori del vento, significa avvistare una terra su cui approdare per camminare senza percepire il freddo, grazie agli sbuffi vaporizzati che il vulcano sprigiona attraverso gli sfiatatoi delle sue rocce sfilacciate dal tempo.